Il Gruppo di Parola si basa su un modello di intervento ben definito, strutturato in un ciclo di quattro a sei incontri, ciascuno della durata di circa un’ora e mezza. Questi incontri sono facilitati da due conduttori professionisti, di solito psicologi, mediatori familiari o assistenti sociali, formati specificamente per questo ruolo.
Ogni sessione segue un andamento ciclico, ma con obiettivi specifici per ogni fase del percorso:
Accoglienza e Presentazione:
Obiettivo: Creare un ambiente sicuro e accogliente in cui i bambini si sentano a proprio agio.
Svolgimento: L’incontro inizia con un momento di presentazione e con la condivisione delle “regole del gioco”, che riguardano l’ascolto reciproco e la riservatezza. I bambini sono invitati a non rivelare all’esterno ciò che viene detto all’interno del gruppo, garantendo uno spazio di fiducia.
Attività e Lavoro Tematico:
Obiettivo: Esplorare i temi legati alla separazione in modo non diretto e creativo.
Svolgimento: I conduttori utilizzano diverse attività per stimolare la discussione e l’espressione dei sentimenti. Possono usare il disegno, la costruzione di oggetti, il gioco di ruolo o la narrazione di storie. Ad esempio, a un bambino potrebbe essere chiesto di disegnare la sua “casa dei due genitori”, in modo da esplorare la nuova realtà familiare in modo visivo.
Condivisione e Restituzione:
Obiettivo: Permettere ai bambini di esprimere le proprie emozioni e pensieri e di ascoltare le esperienze degli altri.
Svolgimento: Dopo l’attività, i bambini sono invitati a condividere ciò che hanno prodotto. Ascoltare i coetanei che vivono situazioni simili è uno degli elementi più potenti del Gruppo di Parola, perché riduce il senso di isolamento e normalizza le loro esperienze.
I conduttori hanno un ruolo cruciale, agendo da facilitatori e non da terapeuti. Non danno risposte o consigli, ma pongono domande aperte, incoraggiano l’espressione delle emozioni e assicurano che tutti abbiano la possibilità di parlare e di essere ascoltati.
Parallelamente, anche i genitori vengono coinvolti. Prima e dopo gli incontri con i bambini, i conduttori si confrontano con loro per informarli sul percorso e per fornire strumenti utili a supportare i figli nella quotidianità. È fondamentale che i genitori comprendano l’importanza di non chiedere ai bambini cosa sia successo nel gruppo, ma di aprirsi a un dialogo se e quando il bambino si sente pronto a parlarne.
In questo modo, il Gruppo di Parola non solo aiuta i bambini, ma crea un circolo virtuoso di comunicazione che coinvolge l’intera famiglia, promuovendo il benessere di tutti.